UN MESE CON MARIA 22 MAGGIO
Durante
i riti della Pasqua Gesù celebrò l'Ultima Cena con i suoi discepoli: "Sapendo che era giunta la sua
ora di passare da questo mondo al Padre,
avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine". Egli espresse il suo amore con parole di grande
intensità, ma soprattutto con due gesti
impensabili. Prima lavò i piedi ai discepoli, un servizio riservato agli schiavi. Poi cambiò il pane e il vino nel suo stesso
corpo e sangue e, dandoli ai discepoli
disse: "Prendete e mangiate, questo è il mio corpo offerto per voi; prendete e bevete questo è il mio sangue versato per
voi. Fate questo in memoria di
me". Con queste parole ordinò che si continuasse a compiere questo evento
che i cristiani hanno perpetuato nella celebrazione dell'Eucaristia.
Maria, il Vangelo non ne parla, non sappiamo se eri presente all'Ultima Cena, ma come si può riscontrare anche
nell'iconografia cristiana, noi
vogliamo pensarti vicino a Gesù in questo momento di addio e di perpetuazione della sua presenza. Quel corpo che Gesù
ci lascia in dono, come dice un canto
liturgico, è il "corpo vero di Gesù, nato da Maria vergine", nato da te, che si è formato in te, che hai amato
come Figlio e adorato come Dio.
Nell'Eucaristia vorremmo accoglierlo in noi con i tuoi sentimenti, vorremmo riceverlo dalle tue mani come a Betlemme.
Aiutaci ad accostarci all'Eucaristia
coscienti di quello che facciamo, riconoscenti e lieti per questo dono così grande. Ave, o Maria…
Impegno
Oggi
si fa la Comunione
con molta più facilità, a volte senza impegnarsi profondamente, senza prepararsi all'incontro con il Signore.
Forse è bene riesaminare i nostri atteggiamenti.
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