UN MESE CON MARIA 21 MAGGIO
Osanna
al Figlio di Davide
Era vicina la festa di Pasqua.
Gesù salì a Gerusalemme per celebrare la Pasqua con i suoi discepoli. Cavalcava un
asinello e la folla, ricordando il bene ricevuto, stendeva i mantelli a terra
al suo passaggio e gridava: "Osanna al Figlio di David? Benedetto colui
che viene nel nome del Signore!". Anche Maria, secondo la consuetudine
ebraica, deve essere salita a Gerusalemme e certamente avrà avuto notizia del
riconoscimento fatto a Gesù da parte della gente e, da vera figlia del suo
popolo, avrà ricordato le antiche profezie sul Messia. La missione del Figlio
prendeva mano a mano contorni più precisi. Ma forse le era giunta voce delle
parole di Gesù: "Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà
consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo
consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo
flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risorgerà" (Mc
10,33-34).
Maria, oltre alla gioia di vedere Gesù acclamato dalla gente, nel tuo
cuore c'erano tristi presentimenti. Era forse questa la Pasqua di cui parlava
Gesù? O forse prima ce ne sarebbero state altre? Forse, guardando Gesù da
lontano, avresti voluto incrociare il suo sguardo, anche solo per dirgli che
eri là e lo accompagnavi verso il compimento della sua e tua missione. Maria,
anche nella nostra vita ci sono momenti in cui occorre andare fino in fondo.
Affrontare con decisione i compiti che Dio ci affida, superando ogni difficoltà:
tu che ci precedi in questo cammino di confidenza in Dio, accompagnaci con la
tua protezione. Ave, o Maria…
Impegno
Chiediamo a Maria di aiutarci a
vivere la sofferenza come parte di un disegno di salvezza, per noi e per gli
altri, anche se è difficile capirlo.
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