UN MESE CON MARIA 26 MAGGIO



Maria: La notte dell'attesa

Nel Credo si dicono delle verità che non si dovrebbero mai di­menticare: "Credo in Gesù Cristo suo unico Figlio (cioè, unico Figlio del Pa­dre), il quale fu concepito di Spirito santo, nacque da Maria vergine, patì sot­to Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto...". In un'altra versione del Cre­do, come per specificare meglio, si dice: "Per noi uomini e per la nostra salu­te (cioè per la nostra salvezza, gioia, benessere vero) discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fat­to uomo. Fu pure crocifisso per noi, morì e fu sepolto...". Dunque Gesù, per noi, fu anche sepolto. In una tomba che non era neppure sua, ma di un amico: Giuseppe d'Arimatea. Il Vangelo dice che Giuseppe depose Gesù "nella sua tomba nuova, che si era fatto scavare nella roccia" (Lc 23,53).

Anche tu, Maria, hai accompagnato Gesù alla sepoltura. Erava­te in pochi, smarriti e angosciati. Quasi tutti consideravano la sepoltura di Ge­sù come la fine di ogni speranza. Apparentemente Gesù non aveva salvato niente e nessuno. Senza di lui il mondo pareva persino più cattivo. Tu, Maria, soffrivi più di tutti. Eppure restavi forte nella fede. Ti fidavi di Dio. Al di là di ogni previsione umana, tu aspettavi la risurrezione di Gesù. Speravi contro ogni speranza. E inviti anche noi a fare come te, fidandoci di Dio sempre e a ripe­tere ogni giorno: "Padre nostro, sia fatta la tua volontà". Ave, o Maria…

Impegno
Tutti viviamo momenti difficili e talvolta ci sentiamo sconfortati e senza gioia. Vogliamo ripetere qualche volta: Padre, ci fidiamo di te. Gesù, confidiamo in te. Maria, aiutaci a sperare.

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