Chi siamo

L’Immacolata
L’esperienza quotidiana ci insegna che i nemici della Chiesa hanno mezzi naturali più abbondanti e spesso, secondo le parole di Cristo, sono più scaltri dei figli della luce. San Massimiliano Kolbe intuisce che chi è capace di irrobustire la debole volontà umana è Colei che è Immacolata fin dal primo istante della propria esistenza, la madre della grazia divina. Per questo in Essa trova la risposta più facile e più sicura. L’Immacolata, nella sua veste bianca e azzurra, è simbolo dell’incontaminazione dal peccato e della perfezione; schiaccia la testa al serpente, simbolo del male; poggia i piedi sul globo terrestre per significare il vertice dello sviluppo della creazione.
San Massimiliano Kolbe mise questa immagine dell’Immacolata a emblema della Milizia e la propagò nella sua instancabile e coraggiosa opera di evangelizzazione che svolgerà tra Polonia e Giappone, cercando di convincere tutti a ricorrere alla mediazione della Vergine per realizzare la propria vita alla luce della fede.
 
Lo scopo
“Con la Milizia dell’Immacolata” rileva il prof. Rumi, “si enuncia un progetto che muove dall’antica devozione mariana, ma che si inoltra nell’attualità: la conversione degli altri, i lontani, siano essi pellegrini stanchi e confusi nel mondo, siano i portatori di altra ideologia, di altra visione dell’uomo e del suo significato, con esplicito riferimento ai massoni… La conversione si realizza con il dono totale di sé all’Immacolata e l’uso della medaglia miracolosa. La volontà di usare tutti i mezzi legittimi secondo le possibilità nei diversi stati e condizioni di vita, nelle occasioni che si presentano”.

L’essenza
“Avvicinarsi all’Immacolata, renderci simili a Lei, permettere che Ella prenda possesso del nostro cuore e di tutto il nostro essere, che Ella viva e operi in noi e per mezzo nostro, che Ella stessa ami Dio con il nostro cuore, che noi apparteniamo a Lei senza alcuna restrizione: ecco il nostro ideale.
Inserirci attivamente nel nostro ambiente, conquistare le anime a Lei, in modo tale che di fronte a Lei si aprano anche i cuori dei nostri vicini, affinché Ella estenda il proprio dominio nei cuori di tutti coloro che vivono in qualunque angolo della terra, senza riguardo alle diversità di razza, di nazionalità, di lingua e altresì nei cuori di tutti coloro che vivranno in qualunque momento storico, sino alla fine del mondo: ecco il nostro ideale.
Inoltre, che la sua vita si radichi sempre più in noi, di giorno in giorno, di ora in ora, di momento in momento, e ciò senza alcuna limitazione: ecco il nostro ideale.
Ancora, che questa sua vita si sviluppi nello stesso modo in ogni anima che esiste ed esisterà in qualsiasi tempo: ecco il nostro caro ideale”.
(dagli Scritti di san Massimiliano Kolbe, n.1210)

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