SCUOLA DI FORMAZIONE NAZIONALE M.I. - 2020



Riscoprire l’attualità del carisma Kolbiano, 
splendida via di santità

Anche quest’anno si è svolta, sempre con vivo entusiasmo, la Scuola di Formazione, presso l’istituto “Seraphicum di Roma” dal 31 gennaio al 2 febbraio 2020, con una partecipazione attiva e interessata. Erano presenti più di cento Militi venuti da tutta Italia e con una ricca presenza di volti nuovi. Come è stato sempre detto, la scuola di formazione è un momento importantissimo di confronto e di riflessione. Le interessanti relazioni di fra Tomasz Zaleski e di fra Raffaele Di Muro, sono state preziose e di grande arricchimento, perché in esse si è approfondito il significato della nostra chiamata e del nostro carisma. 



Venerdì 31 gennaio: dopo la sistemazione nelle camere e la cena, tutti i militi sopraggiunti si sono riuniti nella Cappella per partecipare all’Adorazione Eucaristica, guidata da fra Mauro De Filippis Assistente Nazionale e animata da Raffaele Nappi vice Presidente Nazionale. Si è vissuto un momento di grande spiritualità e di silenzio, molte significative le parole di Fra Mauro che ci ha fatto gustare e scoprire di essere figli di un Padre che ci ama del suo tenerissimo amore. Poi invocando lo Spirito Santo ha ringraziato il Signore per il dono della vita di san Massimiliano, perché da lui possiamo imparare ad essere quel riflesso dell’Amor di Dio per testimoniare agli uomini di oggi la carità e la verità del Vangelo. 
Sabato 1 febbraio: Dopo la S. Messa officiata da p. Franco Rapacchiale, Ministro Provinciale dell’Abruzzo e da tutti gli assistenti, il celebrante ha ringraziato i militi convenuti ricordando che si è insieme per trovare una forma cristiana e per divenire veri testimoni del Vangelo, seguendo l’esempio di san Massimiliano Kolbe. Dopo le lodi si sono aperti i lavori nell’aula Sisto V. Fra Mauro ha presentato fra Tomasz, teologo biblico che con simpatia ha iniziato la sua relazione. Si è partiti dal testo di Giovanni 19-25 nel quale Gesù dà vita ad un nuovo testamento nell’atto di affidare la madre al suo discepolo. Nel pomeriggio dopo aver recitato l’ora media, Fra Tomasz ha sottolineato che nella lettura biblica ci sono dei passi che dobbiamo fare, per non cadere in un interpretazione personalistica della Parola. E cioè: Lectio-Meditatio-Oratio-Contemplatio, 
Lui dice che il pericolo di coloro che interpretano la Bibbia, è quello di soffermarsi alla Meditatio, mentre è importante “prendere la testa e appoggiarla sul testo per incidere molto nel modo di entrare nella Parola di Dio”. In seguito si è soffermato molto sugli statuti della Milizia Immacolata approfondendo alcuni aspetti: Natura -Finalità – Spiritualità.
Importanti alcune affermazioni di fra Tomasz: Uno statuto senza volto, dietro avrà poco impatto emotivo sull’altro. Fra Tomasz è stato capace di infiammare i cuori, fecendoci capire che l’Immacolata ci mostra un Dio libero, non comandato dai peccati e il cui primato è la libertà e la grazia. Con innata maestria, poi, ha affrontato il discorso della Fede per Maria che oggi assume un valore importante, e soprattutto come può funzionare una comunità: là dove esiste un gruppo, vi è anche lo spirito santo, dove non ci sono collegialità e sinodalità  non è possibile parlare di Chiesa. Dopo un excursus realmente interessante in cui non mancavano cenni di provocazioni, ha realmente rapito la platea dei convenuti che hanno dimostrato il loro coinvolgimento con numerose domande, finendo con un coro di complimenti.  Dopo, la Presidente Nazionale M.I. Margherita Perchinelli ha tenuto il suo intervento presentando il rinnovato Consiglio Nazionale della M.I. e poi ha invitato a guardare ad una Milizia al passo con i tempi. La Presidente ancora una volta ha precisato che bisogna abbandonare l’idea di autonomia dei centri, in quanto tutto si deve muovere nel concetto della sinodalità, poi ha ribadito l’importanza di pubblicizzare maggiormente l’abbonamento al “Cavaliere” per aumentarne il numero degli abbonati. In conclusione è intervenuto fra Mauro il quale ha sottolineato l’importanza della formazione partendo dalle scritture, dalla Parola di Dio. Lo stesso padre Kolbe si sentiva rapito dalla Parola di Dio, e noi come suoi eredi non possiamo soffermarci solo sul carisma, ma dobbiamo ripartire dalla Parola. 
Domenica 2 febbraio, dopo la recita delle Lodi si è passato alla relazione di Fra Raffaele Di Muro, Assistente internazionale della M.I., il quale ha introdotto la sua relazione sottolineando come nacque la Milizia dell’Immacolata attraverso la comunione e collaborazione tra padre Kolbe e sei confratelli di fede, legati fra loro da amicizia e stima profonda. Fra Raffaele parte da una lettera scritta da Kolbe nel 1935, mentre rientrava dal Giappone, nella quale spiegava come era nata l’ispirazione della Milizia dell’Immacolata. La Milizia dell’Immacolata nacque la sera del 16 ottobre del 1917 e dichiarata ufficialmente il 17 ottobre 1917 con la prima riunione ufficiale. Fra Raffaele ci ha ricordato chi furono i fondatori oltre al p. kolbe…Giuseppe Pal –Antonio Mansi- Girolamo Biasi- Antonio Glowinski- Enrico Granata-Quirico Pignalberi. Dopo ha spiegato nello specifico chi erano i sei fondatori, per farci comprendere che a volte può essere faticoso camminare, ma se una idea viene da Dio certamente si realizzerà e si svilupperà.  Cosa ci insegnano oggi padre Kolbe e i fondatori?  Una osservazione che fra Raffaele ha sottolineato è stata quella che nel mondo ci sono tante realtà della M.I. ma non vi è un cammino unitario; sono tutte piccole isole che si sentono migliori l’una rispetto all’altra, precisando che la via della M.I. è l’umiltà. Questi fratelli ci hanno insegnato il valore dell’amicizia, della comunione e dell’andare avanti insieme. Terminata la relazione ci siamo tutti ritrovati in Chiesa per la celebrazione, presieduta da fra Mauro e tutti gli assistenti. Essendo il giorno della Candelora tutti ci siamo addentrati nel momento della purificazione: Gesù che viene presentato al tempio. Molto preziosa l’omelia di Fra Mauro che ha ribadito la necessità di mettere al centro la Parola di Dio, tutto il resto verrà da sé, poi alla fine della celebrazione ha ringraziato tutti i militi soprattutto per la loro partecipazione attiva, auspicando di fare ancora meglio negli anni a seguire. Ancora una volta abbiamo capito l’importanza dello stare insieme e che la scuola di formazione rimarrà sempre un momento formativo per eccellenza della nostra associazione, dove abbiamo centrato il significato del nostro carisma. 
Dopo il pranzo  il saluto e la promessa di rivederci nel 2021.

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